Ingredienti per i biscotti :
130 gr farina mais fine
80 gr burro
130 gr farina di castagne
80 gr strutto
120 gr albicocche secche
250 gr amido di mais
50 gr zucchero di canna
4 cucchiai olio evo
1 cucchiaio sciroppo d’acero
2 cucchiai miele
1 cucchiaio sciroppo d’agave
4 tuorli
1bicchierino di Marsala
80 gr burro
130 gr farina di castagne
80 gr strutto
120 gr albicocche secche
250 gr amido di mais
50 gr zucchero di canna
4 cucchiai olio evo
1 cucchiaio sciroppo d’acero
2 cucchiai miele
1 cucchiaio sciroppo d’agave
4 tuorli
1bicchierino di Marsala
Frullate le albicocche e tagliate a metà le nocciole.
Impastate insieme tutti gli ingredienti tranne le nocciole, sino a ottenere un impasto sostenuto e malleabile
Stendete col mattarello la pasta sull’asse dello spessore di 4-5 mm, spennellate con un po’ di glassa densa (ottenuta frullando un po’ d’albume con zucchero a velo) Ritagliate dei quadrati di 6-7 cm di lato, poi tagliate le diagonali evitando il centro, infine ripiegate le punte e mettete la nocciola come mostrato sopra.
Disponete le “girandole” sulla piastra del forno ricoperta dell’apposita carta ed infornate a 180° per circa 30 minuti.
Lasciate raffreddare completamente poi disponete in un piatto e servite.
Potete spalmare sui biscotti un po’ di crema di cioccolato o “nutella” per avere sapori diversi.
Biscotti gustosissimi, friabili e di simpatico aspetto. Il sapore intenso della castagna ben si abbina a quello dell’albicocca, i vari dolcificanti apportano un raffinato mix di fragranze, le diverse farine ben amalgamate alle parti grasse donano a questi biscotti una friabilità diversa dal solito. Lo zucchero bianco non fa male solo a diabetici e arteriosclerosi, ma a tutti, meglio iniziare a ridurne l’uso fino a sostituirlo con prodotti naturali come in questa ricetta. Pian piano si riscoprirà una miriade di sapori quasi sconosciuti (lo zucchero “camuffa” i sapori come il sale). Questi biscotti sono davvero una specialità sfiziosa dall’aroma intenso ed invitante.
Curiosità :
Il nocciolo è un’antichissima pianta che vive e fruttifica allo stato selvatico in tutta Europa. I suoi frutti possono essere consumati freschi, secchi o torrefatti e vengono impiegati nella preparazione del torrone, del gelato, dei famosissimi “gianduiotti” e di tantissime specialità dolciarie quali tartufi, baci di dama, wafer… La “nocciola Piemonte” è quella dotata delle migliori caratteristiche organolettiche, la più usata nell’industria è però quella turca perché più economica.
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Molto belli da vedere e con un mix di farine davvero interessante. Complimenti.