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Arance ripiene

Arance Ripiene è una ricetta inusuale inventata da noi, un po’ laboriosa ma squisita, adatta per chi vuole stupire gli ospiti. Un sigolare dessert che incuriosisce e soddisfa tutti. Le arance ripiene sono composte da una scorza d’arancia candita dalla consistenza compatta e dal sapore intenso che racchiude un ripieno morbido e delicato.


Ingredienti:

  • Scorze d’Arance candite
  • 50 gr Sfoglia (già pronta)
  • Ripieno
  • Ingredienti per arance candite :
  • 2 Scorza d’Arance
  • 100 gr Zucchero
Tagliate le arance a metà, spremetele, ripulite internamente le bucce poi mettetele per qualche ora in ammollo nell’acqua, ricambiandola 4-5 volte per eliminare l’amaro.
Fate sciogliere lo zucchero in un tegamino poi immergete le bucce rigirandole di continuo per 4-5 minuti sino a quando sono ben candite.
Lasciatele raffreddare poi proseguite con la ricetta, ( si possono conservare per qualche giorno nel frigorifero, chiuse in un contenitore prima di utilizzarle).

Ingredienti per il ripieno:

 

  • 100 gr Zucchero
  • 250 gr Ricotta Vaccina
  • 2 Tuorli
Amalgamate in una ciotola la ricotta, lo zucchero e 1 ½ tuorlo. Riempite le bucce candite con il ripieno poi ricopritele con cerchi di sfoglia intagliati e spennellate la superficie con il tuorlo rimasto.

Infornate a 200° per 20 minuti, lasciate raffreddare prima di servire.

Sotto la fotografia di un albero d’arancia amara nella campagna sarda.

Curiosità:

In Sardegna si trova anche un albero simile all’arancio, con rami spinosi e frutti stranissimi, grandi come e più di un pompelmo, di colore giallo intenso, con la buccia spessa e bitorzulata. Si chiama POMPIA e le sue origini sono misteriose, esiste già da almeno tre secoli e cresce solo in Sardegna, nel Comune di Siniscola. Molto probabilmente è un ibrido naturale, sviluppatosi negli agrumeti locali. La prima citazione della pompia si trova in un saggio sulla biodiversità vegetale di A Manca dell’Arca, publicato nel 1870. Col frutto di quest’albero, molto acido e non commestibile al naturale, le donne del luogo da molto tempo preparano i dolci di pompia. Dolci antichi di complessa e laboriosa preparazione, con tempi di lavorazione lunghissimi. Noi lo abbiamo mangiato e ci è piaciuto molto, ha un  gusto davvero particolare. Il primo sapore che si avverte all’assaggio è quello del miele, infatti il frutto dopo essere stato svuotato della sua polpa e liberato dalla scorza viene immerso e fatto sobbollire per circa tre ore nel miele. Sotto alcuni scatti di questo dolce, tramandato fino ad oggi, solo dalla tradizione dolciaria baroniese.

 

Il dolce di pompia acquistato a Siniscola e l’indirizzo del luogo dove l’abbiamo acquistato nell’ottobre 2011.

 

 

 

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Spaghetti al salmone

                
Ingredienti per due persone:

  • 200 gr spaghetti
  • 2 fette salmone      
  • 14 pomodorini
  • 2 spicchi d’aglio             
  • olio evo
  • timo e sale
In una padella con 2 cucchiaiate di olio di oliva (meglio extra vergine) fate rosolare uno spicchio d’aglio, poi lo levate e fate cuocere i pomodorini tagliati a pezzetti, intanto versate gli spaghetti in una pentola con abbondante acqua in ebollizione e salate. Fateli cuocere per circa 8 minuti.
                
In un’altra padella con 1 cucchiaio d’olio fate rosolare il salmone da ambo le parti, togliete la pelle e le lische, salate e continuate la cottura per qualche minuto poi tagliatelo a pezzetti.      
                              

Scolate la pasta e versatela nella padella sopra i pomodorini, aggiungete il salmone, il timo e l’altro spicchio d’aglio  tritati.
                                     
 
Servite ben caldo in un piatto, aggiungendo un po’ di grana grattugiato se preferite. 
Questo piatto ci è stato servito l’anno scorso in un ristorante sardo “La Tana de li Mazzoni”  a Trinità d’Agultu, vicino a Isola Rossa e ci ha molto soddisfatti, da allora ce lo siamo già gustati diverse volte, abbiamo deciso perciò di pubblicarne la ricetta. Delicato e dal gusto raffinato, sazia senza appesantire, davvero buono.                         

Curiosità:
L’olivo è una pianta asiatica, da qui si diffuse in tutto il bacino del Mediterraneo.In Italia lo introdussero gli Etruschi, che lo coltivarono fin dal VI secolo a. C. Era considerato benefico e prezioso, tanto che veniva offerto alle divinità in segno di riconoscenza. Dalla spremitura delle olive, con il frantoio, si estrae l’olio dal sapore intenso, amarognolo, fruttato. L’olio extra vergine di oliva ha un colore che va dal verde al giallo ed è molto profumato, esalta i piatti più semplici grazie al suo sapore ricco e intenso.

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Fiori verdi agli asparagi selvatici

Ingredienti per la pasta:

 

  • 300 gr di semola
  • 1 uovo
  • 4 foglie di biete
  • sale
  • 20 cl di acqua

Lavate,tagliuzzate e fate cuocere in una piccola padella con poca acqua le biete per 2-3 minuti.

Disponete a cerchio la semola sulla spianatoia, mettete al centro l’uovo, il sale, le biete e l’acqua poco per volta.
Impastate sino ad ottenere una pasta liscia ed elastica, poi fatela riposare per una mezz’ora in un sacchetto per alimenti.
Ingredienti per il ripieno:
  • 250 gr ricotta vaccina
  • 1 tuorlo
  • 250 gr ricotta di pecora
  • sale
  • 30 gr grana grattugiato
  • 60 gr asparagi selvatici
Amalgamate in una ciotola le ricotte, il tuorlo, il grana, il sale e le punte degli asparagi selvatici che avrete lavato e tagliuzzato.
Ingredienti per il  condimento:
4 cucchiai olio d’oliva
5 gr burro
20 punte d’asparago
q.b. salvia

 

Fate rosolare in un piccolo tegame la salvia e gli asparagi nel burro e l’olio d’oliva (meglio se extra vergine).
Passate la pasta nell’apposita macchina sino ad ottenere delle strisce alte circa 9-10 cm e non troppo sottili, disponeteci sopra mucchietti equidistanti di ripieno, ricoprite con la pasta e ritagliate con l’attrezzo adatto o con ciò che avete a disposizione (anche un bicchiere va bene).
Versate i fiori di pasta ripieni in una pentola con abbondante acqua salata in ebollizione e fate cuocere per circa 8 minuti.
Scolate con il mestolo forato posando direttamente nel piatto, condite, spolverate con il grana grattugiato e sistemate sopra qualche asparago rosolato. Servite ben caldo.
I Fiori Verdi agli Asparagi Selvatici è un piatto vegetariano delicato, molto gradevole e di bella presenza. Una valida proposta per i bambini che non gradiscono le verdure. L’asparago di cui solo i germogli (turioni) sono commestibili è conosciuto fin dall’antichità per le sue proprietà salaturi. In mancanza di asparagi selvatici, potete usare quelli coltivati, oppure sostituire i vegetali impiegati con altri di stagione. Potete presentare questo piatto anche bicolore evitando di aggiungere le biete in metà impasto e procedendo allo stesso modo come nella versione che vi mostriamo di seguito.

 

 

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Saltimbocca alla sorrentina

Ingredienti per tre persone:

450 gr fettine di vitello
6 pomodori camuni
3 fette prosciutto cotto
1 mozzarella
1 dl vino bianco
sale e pepe nero
3 cucchiai olio d’oliva
20 gr burro
10 gr grana grattugiato
timo e mirto

Versate in una padella l’olio d’oliva (meglio se extra vergine)e fate rosolare le fettine di vitello da ambo i lati per qualche minuto, scolatele e sistematele in un piatto.
Fate saltare i pomodori nel sugo di cottura della carne per qualche minuto, salate, pepate e unite il timo tritato.
Disponete le fettine di vitello in una teglia imburrata, ricoprite ognuna con prosciutto, listarelle di mozzarella, una cucchiaiata di salsa di pomodoro ed una spolverata di grana grattigiato.
Irrorate con il vino bianco e infornate a 180 ° per  10 minuti.
 Servite subito ben caldo.
I Saltinbocca alla Fiorentina sono un secondo piatto veramente gustoso e non troppo impegnativo. Se desiderate qualcosa di sfizioso e avete poco tempo a disposizione questa ricetta fa al caso vostro, bastano venti minuti per prepararlo ed il risultato è ottimo. La preparazione ricorda quella delle melanzane alla parmigiana, con  le fettine di vitello al posto dell’ingrediente principale.

 

Curiosità:
Il mirto è una pianta tipica della macchia mediterranea, è un arbusto sempreverde con foglie ovali ad apice acuminato e frutto di forma ovoidale. Nell’antichità era simbolo di fecondità e buon augurio, oltre che essere considerato un buon afrodisiaco. Ha proprietà balsamiche, antinfiammatorie e tossifughe. In cucina sono usate sia le foglie che le bacche, per aromatizzare piatti di carne e pesce. Molto comune in Sardegna , dove è utilizzato per preparare il noto liquore di mirto ed il gelato. In Corsica si produce invece una birra aromatizzata con il mirto, chiamata “Pietra”.

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Torta salata con broccolo e salsiccia

Ingredienti :

 

  • 150 gr ricotta
  • 1 mozzarella
  • 400 gr broccoli verdi
  • 1 tuorlo d’uovo
  • sale
  • 250 gr pasta brisèe già pronta
 Mettete in una teglia la pasta brisèe e ricopritela con i broccoli che avrete fatto cuocere a vapore per 10 minuti
 Fate sgrassare la salsiccia in un tegame poi tagliatela a cubetti.
In una ciotola mescolate la ricotta, il sale, il tuorlo, la salsiccia e la mozzarella a pezzetti, poi stendete il composto sui broccoli.
 Infornate a 180° per 30 minuti.
 Tagliate a fette e servite ben calda.

Questa torta salata è davvero speciale, la pasta è molto friabile ed il ripieno offre vari gusti e consistenze ben abbinate. Il sapore delicato della ricotta col tuorlo smorza quello intenso del broccolo e nel contempo ne esalta il gusto, la mozzarella filante e un po’ insipida ben si associa con la grana e la sapidità della salsiccia. Assaggiatela e non ve ne basterà una fetta. La coltivazione dei broccoli nelle nostre campagne è abbastanza diffusa, perciò è molto facile da noi trovare questo prodotto a km zero. Sotto alcuni scatti della pianura cremonese.

Curiosità:
Il cavolo costituisce un alimento insostituibile per proteggere le cellule del nostro corpo dall’invecchiamento è infatti l’ortaggio più ricco in assoluto di vitamina C e carotene.

Sentiero alberato in primavera e filare di pioppi in inverno.

La campagna in autunno,

durante la stagione invernale

ed a primavera

Tramonto sul fiume Oglio e nella pianura.

 

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Ricottelle

 Ingredienti  per la pasta:

  • 200 gr farina 00
  • 40 gr strutto                                 
  • 1 cucchiaio zucchero
  • 60 cl acqua
  • pizzico di sale
  

Mettete sulla spianatoia la farina a fontana con al centro lo strutto, il sale e lo zucchero, versate l’acqua poco per volta,
continuate a impastare con le mani sino a ottenere una pasta morbida ed elastica. Lasciatela riposare per mezz’ora in un sacchetto per alimenti.
Ingredienti per il ripieno:

  • 400 gr ricotta vaccina
  • 30 gr uvetta
  • 100 gr zucchero
  • 1 tuorlo
  • 20 gr farina 00
  • 1 pizzico sale
  • scorza grattugiata di un limone  
Mettete l’uvetta in ammollo in una tazza di acqua tiepida per 20 minuti, poi in una ciotola amalgamate tutti gli ingredienti. 
Fate passare la pasta più volte nell’apposita macchina, tirate delle strisce piuttosto spesse, alte circa 10 cm e ritagliate dei cerchi di 8-9 cm di diametro. Pizzicate la pasta sul bordo per dare la forma giusta,

riempite l’interno col ripieno, disponete le ricottelle sulla piastra ricoperta di carta da forno ed infornate a 180° per mezz’ora.               

Lasciate raffreddare prima di servire.

Curiosità:

Le ricottelle sarde, dette anche pardulas di ricotta, si differenziano dalle formagelle solo per il ripieno, ricotta vaccina o di pecora nelle prime e formaggio fresco vaccino nelle altre. Sono dolci tipici delle festività pasquali in Sardegna, ormai però si consumano durante tutto l’anno. Sono molto buone, quando ci troviamo in Sardegna le consumiamo spesso.

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Pizzoccheri con cavolo nero

I pizzoccheri con cavolo nero, patate e formaggio è un piatto sfizioso e ricco di sapore che conquista al primo assaggio. I pizzoccheri sono una pasta tradizionale della Valtellina, tagliatelle spesse e lunghe solo 6-7 cm, ricavate da un impasto preparato con due terzi di farina di grano saraceno e un terzo di farina di frumento. Scoprite la nostra ricetta facile e veloce per realizzare un piatto gustosissimo!

Ingredienti  per 4 persone :

320 gr Pizzoccheri
25 gr Burro
300 gr Cavolo Nero
160 gr Patate
100 gr Formaggio Grana
q.b. Sale e Pepe
200 gr Tuma Valdostana
2 spicchi d’Aglio

In una pentola con abbondante acqua salata già portata a ebollizione, versate le patate tagliate a dadini, le verdure spezzettate e il sale.

Dopo 5 minuti aggiungete i pizzoccheri e li fate cuocere per 12 -15 minuti. In una piccola padella fate soffriggere nel burro la salvia e l’aglio che poi eliminerete.

Scolate i pizzoccheri, unite il formaggio tagliato a cubetti , il burro fuso e il pepe, rigirate i componenti e servite ben caldi spolverati con grana grattugiato.

Curiosità:

I Pizzoccheri sono una pasta tipica della Valtellina, vengono cucinati anche con coste, verze o spinaci e conditi con fontina o altro formaggio semigrasso, sono un eccellente piatto unico. I pizzoccheri sono originari di Teglio in provincia di Sondrio, sono tagliati secondo l’antica usanza locale e prodotti con farina di grano saraceno integrale ricca di preziose proteine.

 

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Sfoglia con asparagi selvatici

Ingredienti

230 gr sfoglia già pronta
3 tuorli
300 gr asparagi selvatici
100 gr pancetta
200 gr ricotta di pecora
10 pomodorini
pepe-noce moscata
125 gr mozzarella
200 gr ricotta mustia (affumicata)

Lavate e tagliate gli asparagi selvatici a circa 11-12 cm dalla cima e poneteli a raggiera sopra la sfoglia che avrete steso in una teglia.
Mescolate in una ciotola la ricotta di pecora con i tuorli e stendetela sopra agli asparagi, tagliate a pezzetti la ricotta mustia e sistematela sopra il primo composto.
Triturate la pancetta, tagliate i pomodorini a metà e la mozzarella a cubetti, poi adagiate i pomodorini nella teglia con la parte tagliata verso l’alto, la mozzarella e la pancetta in ordine sparso.
Ripiegate i bordi della sfoglia verso l’interno e infornate a 190° per circa un’ora.
Tagliate la torta salata a fette e servite ben calda.

Questa ricetta l’abbiamo pensata dopo essere stati al nostro ristorante sardo preferito, il Golden Gate e aver mangiato i ravioli con asparagi selvatici e ricotta mustia (affumicata). La torta salata fatta in questo modo è davvero ottima, gustosa e molto saporita,la sfoglia è l’involucro giusto e i pomodorini si abbinano alla perfezione con gli altri ingredienti. Di seguito alcune foto di questo ristoranteche si trova nel cuore della Gallura a pochi chilometri da Tempio Pausania.

 

Il Golden Gate si trova sulla S.S. 127 Sassari-Tempio al km 53 Bortigiadas ( OT)

 

 

Spaghetti con arselle di Oristano e bottarga di Cabras
Ravioli con ricotta mustia e asparagi selvatici.
Millefoglie ai frutti di bosco e cream caramel.

 

Nel nuovo e bellissimo giardino si trova anche un’area per i bambini.

 

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Peperoni ripieni

Ingredienti  peperoni –ricotta:

4 peperoni rossi lunghi
2 tuorli
500 gr passata pomodoro
400 gr ricotta
150 gr salsiccia
1 rametto rosmarino

Tagliate a metà la salsiccia per il lungo e fatela sgrassare in una padella a fuoco medio, premendola con una forchetta per fare fuoriuscire il grasso, poi fatela a pezzetti con la mezzaluna. In una ciotola mescolate la ricotta con i tuorli, poi aggiungete la salsiccia.
Svuotate i peperoni e riempiteli con il composto preparato, metteteli in una padella con la passata di pomodoro e il rosmarino.

 

Ingredienti peperoni-macinato:

3 grossi peperoni gialli
aromi e spezie
450 gr polpa manzo macinata
q.b. timo triturato
100 gr grana grattugiato
1 pizzico di sale

Amalgamate il macinato con il grana, gli aromi, il timo ed il sale. Svuotate i peperoni e riempiteli con il ripieno.
Metteteli nella padella insieme agli altri e fateli cuocere per circa un’ora a fuoco medio, coperti, rigirandoli ogni tanto.
Disponete in ogni piatto i peperoni con entrambi i ripieni e servite ben caldi.

Questo piatto, ricco di sapori ben abbinati, colori vivaci e aroma gradevole, è particolarmente accattivante. Il sapore dolciastro dei peperoni, ben contrasta con quello intenso e sapido della salsiccia. Il gusto delicato della ricotta ben s’accoppia con il saporito grana e la fragranza degli aromi.Un mix di profumi, consistenze, colori e sapori che fanno di questa pietanza una vera leccornia.

Curiosità:
Il timo è un piccolo arbusto che cresce dal mare alla zona montana, in luoghi rocciosi e soleggiati. Nel Medioevo era considerato simbolo di coraggio. La sua diffusione in cucina è dovuta non solo alle caratteristiche aromatiche, ma anche a quelle antisettiche che contribuiscono a prolungare la conservazione dei cibi. Il timo ha proprietà balsamiche e tossifughe, benefico per pertosse e asma. L’aroma di questa pianta è davvero inconfondibile,veniva spesso bruciato nei rituali di offerta agli dei in ragione del suo caratteristico e penetrante profumo. Nell’ottocento si riuscì ad estrarre il suo olio essenziale, il timolo, impiegato come antibiotico anche durante la Prima guerra mondiale.

 

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Stufato di pollo

 

Ingredienti :

6 Sovracosce di Pollo
3 Carote
200 gr Passata di Pomodoro
1 gambo di Sedano
½ bicchiere Vino Bianco
2 Cipolle Dorate
1½ bicchiere Brodo Vegetale
q.b. Aromi Misti
Olio Extra Vergine
1 pizzico di Sale

 Tritate le verdure, poi in una casseruola fate appassire le cipolle in un po’ d’olio d’oliva, aggiungete il pollo, il sale, gli aromi, per ultimo il vino e quando è evaporato unite il trito di sedano e carote e rigirate i pezzi di carne.
 Versate ½ bicchiere di brodo e la passata di pomodoro, continuate la cottura coperto per circa un paio d’ore, aggiungendo quando necessario un po’ di brodo. A cottura quasi ultimata se lo stufato si presenta troppo liquido scoperchiate e lasciate evaporare sino a quando l’intingolo si è addensato.

Lo Stufato di Pollo è un piatto economico e gustoso, servito con la polenta https://pentolefornelli.com/polenta è ottimo e costituisce un piatto unico. Il gusto della buona cucina è un motivo in più per sedersi con gioia a tavola tutti insieme e questo è un piatto che a mio avviso crea l’ambiente adatto: la polenta fumante, il pollo squisito e un delizioso contorno di verdure ti fanno sentire proprio in famiglia.

 

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