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Europanino

 

 

 

Ingredienti per il pane :

 

  • 300 gr farina 0
  • 25 gr lievito di birra
  • 1 bicchiere d’acqua
  • 2 cucchiai olio d’oliva
  • pizzico di sale

 

Impastate sino ad ottenere un composto morbido ed elastico.
Lasciate riposare coperto per circa mezz’ora, finché avrà raddoppiato il suo volume.
Rompete la lievitazione, mettete in una teglia ricoperta di carta forno e fate lievitare nuovamente.
Infornate a 180à per  45 minuti.
Ingredienti per la farcitura :

 

  • 2 peperoni
  • 2 mozzarelle
  • 1 avocado
  • 50 gr prosciutto crudo
  • 30 gr maionese
  • peperoncino
  • sale e pepe

 

Affettate la mozzarella e tritate il prezzemolo. Pulite i peperoni  e li cuocete alla griglia. Riducete l’avocado in poltiglia, aggiungete il succo di ½ limone, sale, pepe e peperoncino.
Affettate il pane in 4 parti. Spalmate la base di salsa di avocado e ricoprite con una fetta di pane. Spalmate un leggero strato di maionese, aggiungete una spruzzata di prezzemolo e le mozzarelle, poi ricoprite con una fetta di pane. Sistemate i peperoni grigliati, il prosciutto crudo e ricoprite con l’ultima fetta di pane.
Tagliate a fette e servite subito, prima che la salsa di avocado scurisca.
Questo panino tricolore, così chiamato in occasione degli europei di calcio è semplice e molto gustoso. Se il pane lo comperate già pronto, anche i tempi di preparazione risulteranno abbastanza corti.
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Tiramisù con marrons glacés

Il Tiramisù è uno dei dessert più golosi e conosciuti al mondo, grazie alla morbidezza golosa della crema al mascarpone e dal contrasto amaro ed aromatico dei savoiardi inzuppati nel caffè. La ricetta del Tiramisù è un classico per ogni festa o ricorrenza, scopri come realizzarla in maniera semplice e veloce.

Ingredienti:

6 marrons glacés
12 mandorle
250 gr mascarpone
100 gr panna
3 tazzine caffè
150 gr zucchero
250 gr savoiardi
3 tuorli
zucchero a velo
cacao

 

In una ciotola montate la panna ed in un’altra i tuorli con lo zucchero, sino a ottenere un composto cremoso. Unite alla crema il mascarpone delicatamente, per mantenerlo bello spumoso.
Aggiungete la panna ed amalgamate.
Infine versate 3 cucchiai di caffè e mescolate piano da sotto a sopra, Intingete velocemente i savoiardi nel caffè zuccherato e freddo.
Preparate piccole ciotole, monoporzioni, di tiramisù alternando strati di crema a strati di savoiardi e aggiungendo pezzetti di marrons glacés.
Spolverate con cacao amaro e zucchero a velo, spargete listarelle di mandorle e pezzetti di marrons glacés.
Mettete in frigorifero e aspettate almeno 6 ore prima di servire.

 

Curiosità :
Dolce al cucchiaio che non ha bisogno di cottura e si consuma ben freddo, ottimo quindi per la stagione estiva. Le sue origini sono italiane, ma è ormai famoso in tutto il mondo. Secondo una leggenda è stato inventato in onore del Granduca di Toscana, Cosimo III de’ Medici, durante una visita a Siena sul finire del 1600. Doveva essere un dolce sfarzoso e goloso, poiché il nobile amava molto le dolcezze. Fu chiamato “zuppa del duca” ed in seguito divenne il dolce preferito dei cortigiani, che attribuivano al dolce proprietà afrodisiache. Si diffuse così l’abitudine di consumarlo prima degli incontri amorosi, per questo motivo in seguito cambiò nome con il termine allusivo di “tiramisù”.

 

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Platessa con trito di frutta secca

La platessa con trito di frutta secca è una ricetta molto facile e di veloce attuazione, il pesce tenero e delicato ben si abbina con il trito croccante e sfizioso. Il gusto intenso di noci e pinoli, l’aroma aspro del limone, il sapore  particolare del prezzemolo, ben contrastano con la platessa leggera e raffinata. Consiglio di accompagnare questo piatto con patate tagliate a cubetti, lessate in acqua salata per 12-13 minuti e condite con olio extra vergine di oliva e prezzemolo tritato.


Ingredienti:

30 gr Pangrattato
600 gr Platessa
Buccia 1/2 Limone
20 gr Pinoli
4 rametti Prezzemolo
20 gr Noci
1 noce Burro
q.b. Olio Extra vergine Oliva
1 pizzico Sale

In una padella mettete una noce di burro e fate rosolare il pangrattato,
 aggiungete pinoli, noci, buccia del limone tritati, salate e fate tostare per tre minuti.
Infine unite il prezzemolo.
Ungete un’ altra padella e fate cuocere la platessa da ambo le parti per qualche minuto,
spolverate con il trito e servite caldo.

Curiosità:
Il prezzemolo è coltivato in ogni parte del mondo ed ovunque è molto diffuso; per questo motivo di una persona che s’intrufola in ogni situazione si dice che” è come il prezzemolo”. Nonostante le sue numerose virtù , il prezzemolo non è mai stato troppo apprezzato dagli erboristi del passato, che solo con l’inizio del secolo scorso iniziarono a prescriverlo come lassativo, diuretico e come succedaneo del chinino nella cura della malaria. Il prezzemolo si utilizza per primi piatti, carne, pesce, soprattutto per marinate e salse, per evitare che il suo sapore vada perduto è bene ricordare di aggiungerlo solo a fine cottura.

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Marmellata di albicocche

 

Ingredienti :

 

  • 3800 gr albicocche
  • 1200 gr zucchero
  • 1 limone

 

Lavate le albicocche e togliete il nocciolo. Mettete i frutti in una larga padella, aggiungete lo zucchero ed il succo del limone.

 

Fate cuocere a fuoco moderato per  4 ore, coprite quasi completamente e rimestate ogni tanto.
Versate ancora bollente in vasetti di vetro ben puliti,
mettete il coperchio e capovolgete i vasetti, lasciate raffreddare.
Coprite con un pezzetto di tela colorata ed un laccio, scrivete la data ed il nome della marmellata.
Così confezionato il vasetto si presenta meglio ed è pronto per essere riposto, regalato o servito in tavola.

Potete gustare la marmellata sul pane a colazione, sul gelato dopo pranzo, nello jogurt a merenda, …

 
 
 

Marmellata velocissima da preparare che richiede però una lunga cottura, il risultato vi ripagherà dell’attesa. Il sapore è un po’ asprigno, se voi la preferite bella dolce, dovete aumentare la dose di zucchero. Alcuni mettono addirittura zucchero e frutta in eguale quantità, ricordatevi però che tanto zucchero è nocivo alla salute. Preparata in questo modo si conserva a lungo, pronta per ottime crostate anche dopo mesi dalla preparazione.


 

Curiosità:

L’albicocca usata per fare questa marmellata è quella di Galatone (Lecce), una varietà molto precoce, di piccole dimensioni, grossa quanto una noce e molto profumata, con screziature scure simili a lentiggini. Una leggenda attribuisce l’origine di questa albicocca ai Templari che la introdussero in questa zona  di ritorno dai loro viaggi in Oriente. Dolce e morbida, tanto che quasi si liquefa in bocca, un tempo tra i prodotti  più apprezzati dell’agricoltura salentina. Penalizzata  dalla sua delicatezza per i viaggi sulla lunga distanza, oggi rimangono pochi alberi di questa varietà, i contadini hanno iniziato ad espiantare gli albicocchi per passare ai più redditizi ulivi e viti. Come tutte le vecchie varietà frutticole, è molto longeva, continua a fruttificare ben oltre i cinquant’anni, mentre le varietà moderne hanno una vita produttiva di circa sette /dieci anni.



 

L’albicocco è una pianta orientale, per alcuni originaria della Cina, per altri ha un’origine triplice: cinese, centro-asiatica, iraniana. Il suo nome significa “frutto precoce”. I frutti hanno forma ovoidale e buccia vellutata, di colore che varia dal giallo chiaro all’arancio intenso. Le albicocche sono facilmente deteriorabili e difficili da conservare. Tuttavia le proprietà salutari che esse contengono sono meglio preservate se i frutti vengono seccati al sole in maniera naturale. La polpa tenera e succosa ha un alto valore di vitamina A, soprattutto quando è secca. Il succo fresco dell’albicocca è un eccellente tonico per la pelle. Oltre che per il consumo fresco, le albicocche sono utilizzate per la produzione di succhi, sciroppi, marmellate, mostarde, gelatine, grappe, liquori,… Di seguito alcuni scatti.

 

 
 
 
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Liquore nocino

 


Ingredienti :

  • 1900 gr noci con mallo
  • 1 litro alcool 95°
  • 1700 gr zucchero
Lavate le noci e tagliatele in quarti su di un tagliere con un robusto coltello.

 

Mettetele in una ciotola, aggiungete 1300 gr di zucchero ed il liquore.
Mescolate e poi versate in un grosso vaso a chiusura ermetica, ponete al sole per 60 giorni rigirando ogni tanto.
Trascorso il tempo necessario levate le noci e filtrate il liquore poi preparate lo sciroppo. Fate bollire in un tegame i 400 gr di zucchero rimasto in 500 gr di acqua per 5 minuti, mescolando di continuo. Lasciate raffreddare completamente poi unite al liquore.
Imbottigliate e lasciate riposare almeno un mese prima di consumare, servito in un bicchierino.

Il nocino è un ottimo liquore che può essere usato anche come digestivo, inoltre “invecchiando” migliora. Noi stiamo ancora degustando quello fatto 14 anni fa, con gli anni è diventato meno alcolico e più denso e saporito.

Il noce

Curiosità:

Il noce è un albero maestoso, coltivato sin dall’antichità. Il momento di maggior diffusione si ebbe nell’antica Roma, quando le noci erano stimate come prelibatezze. Ogni sua parte può essere sfruttata dall’uomo: il legno è tra i più resistenti e pregiati; dalla corteccia si estrae il tannino impiegato per produrre inchiostri e medicine; le noci vengono impiegate in mille modi in cucina e da esse si ricava il prezioso olio; le foglie sono sedative e abbassano la pressione sanguigna; dal mallo si ottengono tinture per tessuti e prodotti abbronzanti. Con il frutto acerbo, che secondo la credenza popolare va raccolto per S Giovanni il 24 giugno, si prepara un buon liquore digestivo, il nocino.

 

Noci acerbe racchiuse nei loro malli

 

Taglieri in legno di noce

 

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Pizza fantasia

Ingredienti per 3 pizze:

 

  • 180 gr acqua e latte
  • 400 gr farina
  • 25 gr lievito di birra
  • 1 cucchiaio olio
Fate sciogliere il lievito di birra nell’acqua e latte mischiati insieme e intiepiditi, poi versate nel robot insieme alla farina e amalgamate. Mettete il composto in una ciotola, coprite con una pellicola per alimenti e mettete in luogo tiepido a lievitare. Dopo 40-50 minuti, quando avrà raddoppiato il proprio volume, dividete l’impasto in 3 parti e aiutandovi con il mattarello preparate le basi per le pizze.
Ingredienti per la copertura:

 

  • 200 gr prosciutto cotto
  • 180 gr tonno
  • 4 carciofini sott’olio
  • 2 mozzarelle
  • 100 gr ricotta
  • 1 tuorlo
  • origano, sale
Mischiate il tuorlo con la ricotta e spalmate la crema ottenuta sulle basi per la pizza, ponete sopra il prosciutto cotto. Tagliate le mozzarelle a fettine, sbriciolate il tonno, tagliate a pezzetti i carciofini e li distribuite sule pizze, spolverando infine con origano e sale. Mettete nel fornetto elettrico per 7-8 minuti, oppure nel forno per circa 30 minuti.
Servite ben calda, accompagnando se gradite con la birra.

Fatta cuocere nel fornetto la pasta rimane più sottile e croccante, mentre cotta nel forno della cucina la pasta è più lievitata e morbida. Gustosa e abbastanza veloce da preparare. La base spalmata con tuorlo e ricotta, al posto della solita passata di pomodoro, è una valida alternativa che noi preferiamo.

Curiosità:
L’origano è una pianta erbacea diffusa dal mare alla regione montana, nelle radure e nei luoghi soleggiati. La droga sono le sommità fiorite, si raccolgono in giugno-agosto, quando la maggior parte dei fiori è aperta. Si può essicare all’ombra in locale ventilato e conservare in vasi di vetri. L’origano è notissimo alla cucina mediterranea per il grato aroma, da cui deriva anche l’impiego in liquoreria e in profumeria. Le sommità fiorite stimolano la digestione e bloccano le fermentazioni intestinali. Suffumigi di origano liberano il naso, attenuano la pesantezza al capo e le nevralgie che ne conseguono.Una manciata di origano nell’acqua del bagno o di pediluvi ha azione deodorante e stimolante per estremità affaticate.

Crediamo che in Italia non sia difficile trovare una buona pizzeria ovunque siate, ma se avete voglia di preparare una pizza e gustarvela a casa vostra questa descritta sopra è veramente ottima. Sotto alcuni scatti delle pizze della pizzeria “64 Lungolago” di Salò cotte in forno a legna e fatta con farina bio e kamut.

“Pizza wurstel” con pomodoro, mozzarella e wustel e “pizza delicata” con pomodoro , prosciutto cotto e scamorza.

Pizzeria “64 Lungolago” a Salò (Bs ).

Panoramica di Salò ( Bs ), cittadina in riva al lago di Garda.

 

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Lonza arrosto con salsa di ceci


Ingredienti per l’arrosto

  • 800 gr lonza di maiale
  • 3 fette di pancetta
  • 5 rametti rosmarino
  • olio, burro e sale
  • 1 bicchiere di latte

 

Ricoprite la lonza con la pancetta, adagiate 3 rametti di rosmarino e legate con lo spago. Ungete una pirofila con olio extra vergine d’oliva, mettete una noce di burro, 2 rametti di rosmarino e fate rosolare la lonza da tutte le parti.Versate ½ bicchiere di latte e infornate a 180° per 70 minuti, a metà cottura rigirate l’arrosto e versate il latte rimasto. Mentre la lonza di maiale cuoce nel forno, preparate la salsa di ceci.
 Ingredienti per la salsa di ceci.
  • 20 gr pomodori secchi
  • 300 gr acqua
  • 100 gr farina di ceci
  • 300 gr latte
  • 200 gr yogurt bianco
  • 10 capperi
  • succo di 1 limone
  • sale e pepe
  • 2 cucchiaiate d’olio
  • rosmarino
  • ciuffetto prezzemolo per spolverata finale
In un tegame versate la farina di ceci e aggiungete un po’ alla volta l’acqua e il latte che avrete mischiato, stemperate e fate cuocere sul fornello mescolando di continuo per evitare la formazione di grumi. Una volta cotta la crema risulterà piuttosto densa, frullate capperi, pomodori , rosmarino e uniteli alla crema, aggiungete il succo di limone, lo yogurt, l’olio extra vergine d’oliva, il sale e il pepe.
Amalgamate bene sino a ottenere un composto omogeneo, coprite per evitare che si addensi in superficie.
A cottura ultimata tagliate l’arrosto a fette sottili, disponetele nel piatto, ricoprite con qualche cucchiaiata di salsa di ceci e spolverate con il prezzemolo tritato.
 Servite ben caldo accompagnando con un buon vino.
Piatto interessante e non troppo complicato. Si presenta bene, ha un costo non troppo elevato ed è molto gustoso. L’aroma del prezzemolo, l’aspro del limone e l’acidulo dello yogurt contrastano con il caratteristico sapore del cece, il gusto delicato della lonza di maiale e quello intenso dei capperi e dei pomodori secchi. Una pietanza genuina che riscopre i sapori di una volta.

Curiosità:
Il cappero è una pianta perenne, cresce nella regione mediterranea e si rinviene sui vecchi muri, sulle rocce e nei luoghi pietrosi. Il frutto è una bacca ovale, prima verde e poi rossa a maturità. Il cappero stimola l’appetito ed ha proprietà digestive, ed i suoi boccioli sono largamente usati in cucina. Sotto alcuni scatti di questa pianta molto graziosa.

Coltivato in un vaso in sardegna

 

Spontaneo su un muro ad Agugliano (An)
Fiore del cappero

 

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Gelato alla vaniglia

 

Ingredienti:

 

  • 2 stecche vaniglia
  • 7 tuorli
  • 300 gr zucchero
  • 1 l latte
  • buccia ½ limone
  • ¼ l panna

 

Sbattete i tuorli con lo zucchero sino a ottenere un composto cremoso, aggiungete il latte e mescolate.
Versate il composto in un tegame, aggiungete la vaniglia e la buccia di limone e fate sobbollire sino ad una temperatura di 80°, oltre questa temperatura il tuorlo cambia sapore.
Levate la vaniglia, la buccia del limone e lasciate raffreddare, aggiungete la panna e mettete nel freezer  per 4-5 ore mescolando inizialmente ogni mezz’ora, poi man mano che si addensa con maggiore frequenza. Raggiunta la giusta consistenza servite in una coppetta.

 

Questo gelato fatto in casa senza l’utilizzo di una gelatiera è davvero gustoso e abbastanza cremoso, se voi disponete di una gelatiera il risultato sarà certamente migliore. Se non lo consumate appena pronto ma magari il giorno dopo, vi consigliamo di passarlo un attimo nel mixer prima di servirlo, come abbiamo fatto noi.
Questa ricetta ci è stata fornita al “gelato artigianale festival” il giorno 9 di questo mese ad Agugliano (An)
dal gelataio che faceva la dimostrazione di come si faceva il gelato una volta, quando non c’era ancora l’energia elettrica.

 

Franco si è offerto di aiutare il gelataio nelle varie fasi della lavorazione ed io incredula osservavo lo svolgersi della preparazione.
Infine abbiamo avuto la fortuna di assaggiarlo, era davvero speciale, aveva una consistenza cremosa mai riscontrata, nemmeno nelle migliori gelaterie.
IL GELATO COME UNA VOLTA
Nel ‘800 e fino ai primi decenni del ‘900 il gelato si faceva con l’ausilio di macchine manuali come questa esposta e rimessa in funzione alla terza edizione del “gelato festival artigianale” di Agugliano (An).
Il gelataio che durante tale manifestazione mostrava al pubblico presente come si faceva una volta il gelato è un discendente della famiglia Zoldani, i cui componenti, originari di Udine, sono emigranti e gelatieri da generazioni.

 

Nella intercapedine fra il contenitore del gelato e l’interno macchina si versa molto ghiaccio, sale e un po’ di acqua, si copre col coperchio per trattenere meglio il freddo. Il sale fa sciogliere prima il ghiaccio, sprigionando maggior freddo che può raggiungere 18°-20° sotto 0. Si versa poi la miscela preparata per fare il gelato, come spiegato sopra nella ricetta del gelato alla vaniglia.
Si tiene girata di continuo la manovella della macchina e quando il composto inizia a rassodare vicino alle pareti del contenitore si tiene smosso con una paletta di legno sino a quando raggiunge la giusta consistenza, ossia verso i -12°.

 

Dopo circa 8 minuti il gelato è pronto e si trasferisce in un altro contenitore simile al primo, ma senza manovella, per essere conservato per qualche ora mantenendo una temperatura costante, aggiungendo ghiaccio e sale nell’intercapedine quando necessita.

Questo è il gelato che abbiamo gustato, al termine dell’operazione appena descritta. Gusto e cremosità eccezionali ! Peccato non concorresse per aggiudicarsi il titolo di miglior gelato presente al festival.

 

Fra i 17 maestri gelatieri presenti il nostro gelato preferito è stato quello “cassata e pistacchio” offerto dallo stand siciliano, probabilmente della gelateria “La Preferita” di Partinico (Pa) di Paolo Antico, servito assieme al gusto “Peccato di gola” a nostro avviso meno buono.

Altissimo livello anche per questo gelato friulano, al gusto di cioccolato, pere e grappa, presentato allo stand di Renzo Ongaro e Giorgio De Pellegrini.

Fuori concorso vi era anche lo stand che presentava il gelato per cani, senza zuccheri. Non lo abbiamo assaggiato, ma assicuravano fosse commestibile anche per le persone.

Lungo il percorso della manifestazione erano esposti posters di vecchie fotografie che raccontano la storia del gelato “di una volta”.

macchinari manuali per la preparazione del gelato

 

Carretti a pedale per il trasporto e la vendita

 

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Hamburger

Ingredienti per tre :

400 gr carne macinata
4 pomodori
80 gr formaggio pecorino
2 avocado
6 foglie lattuga
3 panini
1 cipolla rossa di Tropea
½ limone, sale
10 gr guacamole mix
aromi misti
olio extra vergine d’oliva

 

Dividete la carne in tre parti, premete con le mani formando tre “rotelle” ben compatte. Sbucciate gli avocado, li tagliate a pezzetti e aggiungete il mix di guacamole. Lavate l’insalata ed infine affettate cipolla, pomodori e formaggio.
Mettete la carne, spolverata di sale ed aromi, in una padella unta d’olio e fate cuocere da ambo le parti.
Premete gli avocado con una forchetta sino ad ottenere un composto cremoso, aggiungete il succo di limone e 20 gr di mix di guacamole ed amalgamate.
Fate abbrustolire lievemente i panini, poi li tagliate a metà.
Mettete la base dei panini in un piatto, spalmate la superficie con una cucchiaiata di salsa di avocado, coprite con lattuga, pomodori, formaggio e carne.
Spalmate nuovamente una cucchiaiata di salsa di avocado sulla carne e aggiungete la cipolla,
la lattuga, i pomodori, il formaggio e ricoprite con l’altra metà del panino.
Premete leggermente per ridurre il volume dell’hamburger e servite caldi.
Tipico “panino” americano, veramente buono e succulento. Assaggiato per la prima volta il mese scorso , siamo rimasti conquistati dal gusto ricco e dai sapori ben combinati. Sicuramente da provare, adatto per una cena estiva o come gradito pranzo sulla spiaggia. Con la calura estiva non sarà un problema farlo scaldare al sole 10 minuti prima del pranzo. Noi abbiamo fatto macinare un pezzo di polpa di manzo dal nostro macellaio di fiducia, se farete altrettanto il risultato non vi deluderà di certo. Una difficoltà sarà trovare da noi il mix di guacamole (a noi è arrivato dall’America) ma lo potete preparare con peperoncino, pepe e sale, come vi mostriamo di seguito alle curiosità.
Guacamole
Curiosità.
Il guacamole è un antichissimo condimento a base di avocado che risale addirittura al tempo degli aztechi. Successivamente i messicani lo fecero proprio e lo utilizzarono per accompagnare le tortillas. Il suo nome significa “salsa di avocado”. L’avocado è il frutto di una pianta che può raggiungere i 20 metri di altezza, il suo colore all’esterno varia dal verde al nero, mentre all’interno è giallo o verde. Questo frutto ha proprietà antinfiammatorie ed antiossidanti, inoltre stimola la produzione di “colesterolo buono”. L’avocado è disponibile tutto l’anno, proviene dagli USA, dal Sudamerica, da Israele e dalla Spagna.

 

Ingredienti:

2 avocado
1 cipolla rossa di Tropea
succo di 1 limone
peperoncino
pepe
sale

Coi rebbi di una forchetta riducete a crema la polpa degli avocado, unite la cipolla tagliuzzata finemente, il succo di limone, sale pepe e peperoncino.

Mescolate e quando il composto è ben amalgamato, il guacamole è pronto.

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Rodelle di zucchine

 Ingredienti:

 

  • 200 gr passata pomodoro
  • timo
  • 3 zucchine
  • sale
  • 3 carote
  • pepe
  • 1 mozzarella
Cuocete a vapore le zucchine per 20 minuti e le carote per ulteriori 15 minuti. Con l’aiuto di un levatorsoli praticate un foro longitudinale alle zucchine, poi infilateci le carote e tagliatele a fette.
 Poi ungete una padella, versate la passata, disponete sopra le rotelle di zucchina e strisce di mozzarella.
 Fate cuocere per 15 minuti e servite ben calde.
Questo piatto ben si presta a essere servito ai bambini che di solito disdegnano le verdure, perché si presenta in modo simpatico. Buono e leggero anche per gli adulti che lo possono consumare sia come pietanza che per contorno.
Curiosità :
La zucchina è il frutto di una pianta erbacea annuale originaria dell’America centro meridionale. I fiori di zucca o di zucchino (chiamato Fiorillo) è molto utilizzato in campo culinario, solitamente fritto in pastella.
Le zucchine hanno un bassissimo valore calorico e sono composte per il 95% d’acqua. Contengono molte vitamine A e C e carotenoidi che apportano una consistente azione antitumorale. Sono riconosciute molto utili per astenie, infiammazioni urinarie e insufficenze renale. Inoltre è provato che l’azione delle zucchine sulla nostra pelle è molto benefico poichè favorisce l’abbronzatura (essendo ricca di vitamina A) e ne combatte l’invecchiamento.
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