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Girotondi

Ingredienti :

  • 50 gr farina di riso
  • 3 mandarini
  • 150 gr amido di mais
  • 2 tuorli
  • 150 gr farina di nocciole
  • 150 cl rum   
  • 50 gr farina di castagne
  • 100 gr burro
  • 100 gr zucchero
  • 20 gr cacao amaro  
  • 30 gr sciroppo d’ acero
In una ciotola capiente mettete tutti gli ingredienti e impastate fino ad ottenere un impasto morbido e compatto


Togliete il 40% dal composto unite il cacao ed impastate finché diventa ben omogeneo


Stendete su una spianatoia i due impasti dando loro forma rettangolare e spessore di 4/5 mm, spennellate le superfici con l’albume, poi li sovrapponete.


Arrotolate delicatamente i due composti e lasciate riposare per 5 minuti


Tagliate a fettine spesse 6/7 mm con un coltello ben affilato.


Disponete su una teglia e infornate a 180°c per 35 minuti


Dopo la cottura lasciateli raffreddare


Metteteli in un piatto e servite


Biscotti abbastanza semplici e facili da preparare: il miscuglio di più farine dona loro un sapore inusuale e l’aggiunta di sciroppo d’acero e succo di mandarino ne arricchisce il gusto. Il doppio impasto e la forma accattivante li rendono molto invitanti. La consistenza compatta ne fa un biscotto adatto ad essere intinto in un buono vino dolce.




P.S. Per festeggiare la ricorrenza di Halloween con lo stesso impasto abbiamo preparato biscotti a forma di dita appoggiando una mandorla al posto delle unghie.
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Passato di zucca

Ingredienti :

 

  • 1,5 kg zucca
  • 500 gr carote
  • 1 cipolla bianca
  • 2 coste di sedano
  • 3 foglie di bieta
  • 2 cucchiai olio evo
  • 100 gr formaggio (grana)
Tagliate a pezzetti tutte le verdure
Mettete tutto in una pentola, ricoprite con acqua, salate.
Fate cuocere per 2 ore a fuoco moderato e coperto.
Con un mixer a immersione riducete le verdure in un composto omogeneo ed un po’ denso.
Versate i una zuppiera e portate in tavola
Servite la passata ben calda, accompagnata con crostini ed una spolverata di formaggio grana.
Commento :
Un ottimo primo piatto, genuino, leggero e salutare. Il dolce e delicato sapore della zucca ben si abbina al gusto più inteso delle altre verdure, la spolverata di formaggio finale dona il contrasto di una piacevole sapidità. L’aggiunta dei crostini lo rende appetitoso e più saziante. Una zuppa ottima per tutti ed ideale per i diabetici ed obesi, poiché zucca, carota e cipolla hanno proprietà per prevenire e combattere queste malattie.

 

 

 

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Torta Poker




Ingredienti per la frolla :
          

  • 50 gr zucchero
  • 150 gr canditi d’ arancia                        
  • 2 fiori cannella (o vanillina)
  • 80 gr burro                                    
  • 250 gr amido di mais
  • 2 tuorli                                          
  • 1 bicchierino liquore all’arancia                      
Ingredienti per il ripieno:

  • 100 gr amaretti   
  • 200 gr latte
  • 40 gr cacao amaro
  • 150 gr riso
  • 4 fiori di cannella
  • 100 gr zucchero
  • 50 gr sciroppo d’agave



Fate cuocere il riso nell’acqua per 15 minuti, frullate lo zucchero insieme ai fiori di cannella (oppure unite la vanillina) sino a ottenere uno zucchero a velo aromatizzato.  Continuate la cottura del riso nel latte per altri 20 minuti, aggiungendo lo zucchero a velo aromatizzato.



Unite il cacao e frullate con il mixer sino ad ottenere un composto cremoso.


Aggiungete al ripieno gli amaretti sbriciolati, lo sciroppo d’ agave ed amalgamate mescolando.
Frullare i canditi, impastate il burro con l’amido di mais



Unite tutti gli ingredienti rimasti ed impastate sino a ottenere un composto omogeneo ed elastico
Stendere la pasta con il mattarello, ricoprire con il ripieno,


con la pasta rimasta ritagliate delle forme e decorate a piacere


Infornate a 180°c per 50 minuti


Lasciate raffreddare completamente la torta poi disponetela in un piatto di portata.


Servitela tagliata a fette, accompagnandola se gradite con una tazzina di caffè.


Pasta molto friabile al buon sapore d’arancia e copertura cremosa dal gusto dolce-amaro rendono questa torta davvero particolare. Queste insolite combinazioni sprigionano una fragranza inaspettata che vi stupirà piacevolmente.


Curiosità:
Con il termine cannella si indica una spezia esotica costituita dalla corteccia di un albero sempreverde coltivato in tutta l’Asia tropicale, il Cinnamomum zeylanicum, pianta medicinale. Una cannella meno pregiata può essere costituita anche dal Cinnamomum Cassia, pianta non medicinale originaria della Cina. I fiori della pianta di cannella sono di colore bianco, estremamente piccoli ed aromatici. Il frutto della cannella è rappresentato da una bacca di colore viola. I fiori di cannella, commercializzati per uso culinario, sono in realtà i frutti acerbi della pianta di cannella essiccati al sole. Hanno consistenza legnosa e assomigliano ai chiodi di garofano. Se ne fa ampio uso nella cucina cinese ed indonesiana. Possono essere utilizzati in molti piatti, hanno sapore intenso e gradevole, e sono ottimi anche per aromatizzare il tè.



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Lonza con prugne e castagne

Ingredienti :

  • 1 kg lonza di maiale
  • 10 prugne
  • 20 castagne
  • olio evo    
  • 150 cl vino bianco
  • 250 cl latte
  • Sale, pepe, rosmarino, salvia e alloro

Fate lessare le castagne per 30 minuti con foglie di alloro e un pizzico di sale

Con un coltello appuntito bucate la carne in senso longitudinale dove inserirete le prugne, quindi legate la lonza con uno spago affinché tenga la sua forma fino a fine cottura. Posizionate salvia rosmarino e alloro fra gli spaghi

In una pirofila con olio evo e aromi fate rosolare la carne da tutte le parti

Quando è ben rosolata fate sfumare con il vino bianco, salate, pepate e dopo due minuti mettete in forno caldo a 180°c per  40 minuti rigirandolo almeno una volta

Sbucciate le castagne ancora calde cercando di farle rimanere il più possibile intere

Togliete l’arrosto dal forno, unite le castagne un po’ intere e un po’ tagliate a pezzetti, versate sopra il latte e  infornate per altri 40 minuti

A cottura ultimata sistemate l’arrosto in un piatto da portata con il suo sugo e le castagne attorno

Tagliate la carne a fette e servite ben caldo

Un secondo piatto veramente gustoso, dall’ottimo aspetto. Carne tenera e gradevole contorno sapranno farsi di sicuro apprezzare. Se non gradite il sapore troppo dolce nelle pietanze, vi suggeriamo di aggiungere un po’ di pancetta triturata insieme alle castagne per creare un maggiore contrasto dolce-salato.

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Seppie ripiene

Ingredienti:

  • 300 gr pomodorini
  • 100 gr riso
  • 200 gr fagiolini
  • 5 seppie
  • 50 gr pomodori  secchi
  • 1 uovo
  • Salvia e rosmarino
  • 1 bicchiere vino bianco
  • olio evo
  • 1 spicchio d’ aglio
Pulite le seppie e tagliate a piccoli pezzi i tentacoli, fate lessare il riso per 10 minuti e preparate tagliati i pomodori e i fagiolini

Scolate il riso e fermate la cottura versandoci sopra un paio di bicchieri di acqua fredda, unite un trito di salvia e rosmarino, il tuorlo d’uovo, i pomodori secchi fatti a piccoli pezzi e i tentacoli delle seppie.

Riempite le seppie con questo composto e richiudetele con uno stuzzicadenti

Lessate 10/15 minuti i fagiolini. Mettete in una padella un cucchiaio di olio ed uno spicchio d’aglio e fate rosolare per 6/7 minuti i pomodori tagliati a fettine.

Togliete l’aglio ed aggiungete i fagiolini ai pomodori, disponete le seppie nella padella.

Fate cuocere a fuoco medio per 15/20 minuti, aggiungendo nel sugo di cottura il ripieno rimasto.

Servite ben calde, accompagnando con il sugo di cottura.

Un secondo piatto leggero e gustoso, dal sapore delicato e dalla consistenza tenera. Pomodori secchi, aromi e verdure arricchiscono di carattere questa pietanza semplice, dalla preparazione non troppo veloce.

Curiosità:
La seppia è un animale davvero interessante, che stupisce per le sue qualità mimetiche. Il suo nuoto a propulsione è dovuto all’espulsione violenta dell’acqua grazie alla contrazione del corpo. Spesso si lascia trasportare dalla corrente marina, oppure si nasconde sui fondali sabbiosi. La seppia è diffusa in tutti i mari, in particolare è comune nel Mediterraneo, quando è in pericolo si nasconde liberando una sostanza, il “nero di seppia”, utilizzato in cucina per preparare piatti prelibati. La sua carne è apprezzata in molti Paesi, contiene proteine, pochi grassi e carboidrati. L’osso di seppia e dei crostacei, un tempo erano usati per produrre dentifrici e paste per lucidare i metalli, di recente vengono utilizzati per produrre una gelatina dal forte potere cicatrizzante (brevettata in Nuova Zelanda).

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Ossetti

Gli Ossetti sono dei gustosi e croccanti biscotti tipici del cremonese, per noi hanno il sapore dei ricordi, del carnevale in famiglia, venivano fatti in casa di forma ovale. Il loro nome ci ha ispirato di farli a forma di ossa e per questo più adatti ad essere gustati in occasione della commemorazione dei defunti.

Ingredienti :
400 gr Farina 00
240 gr Zucchero
180 gr Mandorle
4 Albumi
50 cl Vin Santo
20 gr Ammonio
Tritate le mandorle nel mixer, mettetele in una grossa ciotola, unite farina, zucchero ed albumi.
Mischiate gli ingredienti, versate il Vin Santo,
amalgamate bene fino ad ottenere un composto compatto, unite il lievito ed impastate bene, se serve spolverate le mani di farina perché l’impasto è un po’ appiccicoso.
Formate dei bastoncini e poneteli ben distanziati su una teglia ricoperta di carta forno.
Cuoceteli nel forno per 40 minuti a 160°c. Una volta raffreddati  potete conservarli chiusi in vasi ermetici oppure li sistemate in un piatto di portata e servite.
Gustosi biscotti al buon sapore di mandorla, dalla consistenza croccante. Volendo farli più ricchi potete guarnirli con pezzetti di mandorla. Adatti ad essere accompagnati da un buon moscato dolce dell’Oltrepò pavese.

 

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Brodo di giuggiole

Ingredienti :
1 kg giuggiole
400 gr uva
300 gr zucchero
3 pere cotogne
2 bicchieri zibibbo
buccia di 1 limone
Togliete il nocciolo alle giuggiole, pulite l’uva ed eliminate i semi, tritate finemente la buccia del limone e tagliate a piccoli pezzi la pera cotogna
Mettete tutti gli ingredienti in una pentola e fate cuocere per 3 ore rimestando ogni tanto
passate il composto nel passaverdure per eliminare le bucce
Rimettete sul fuoco e fate bollire ancora 30 minuti
Imbottigliate e capovolgete le bottiglie, attendete che si raffreddino completamente
Mettete l’etichetta sulle bottiglie e ponete in dispensa al riparo dalla luce, iniziate a consumare dopo 3/4 mesi.

Non è un vero liquore, ma piuttosto uno sciroppo leggermente alcolico al buon sapore di frutta, dal gusto dolce  e vellutato, adatto ad essere servito a fine pasto come digestivo o come piacevole bevanda da offrire agli amici. Può essere usato in pasticceria come ingrediente per dolci particolari, o al bar per preparare insoliti cocktail.

Curiosità:
Il giuggiolo è un albero alto fino a 7-8 m. con rami piegati a zig-zag e la corteccia rossiccia e lucente. Originario probabilmente dell’Asia, sembra sia stato introdotto in Italia dai Romani. Il frutto è una drupa rossastra o marrone; la polpa di sapore dolce, è biancastra e lucente; al centro si trova il seme. I frutti sono commestibili, si raccolgono a settembre-ottobre e vengono consumati freschi o secchi, canditi o trasformati in marmellate.
Col Rinascimento il giuggiolo e i suoi frutti conobbero un autentico momento di nobiltà. I Gonzaga avevano la propria residenza estiva sul lago di Garda, dove veniva prodotto e servito agli ospiti il “brodo di giuggiole”,  un delizioso elisir a base di questo frutto, ideale per accompagnare le torte e i biscotti secchi che venivano inzuppati nello sciroppo liquoroso. Il successo e la fama del brodo di giuggiole furono tali che in breve l’espressione assunse un carattere addirittura proverbiale, a indicare qualcosa di talmente buono da fare gongolare per la gioia.
Ancora oggi la coltivazione del giuggiolo è diffusa nel Basso Garda (Desenzano, Maderno), nel padovano (Arquà Petrarca) e nel vicentino. In queste zone, la produzione casalinga del brodo di giuggiole è proseguita nel corso dei secoli, negli ultimi tempi, dello storico liquore è nata una produzione che ambisce a farsi conoscere e apprezzare anche al di fuori di questi territori.

Giuggiole sull’albero e prodotti preparati da noi con questo delizioso frutto autunnale: marmellata e liquore

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Pasta tonno e olive

 

Ingredienti :

 

  • 400 gr pomodori
  • 100 gr tonno
  • 185 gr olive verdi
  • 300 gr pasta
  • 50 gr mandorle salate
  • 70 gr grana
In un tegame mettete una scatola di pomodori a pezzetti, le olive, il tonno e fate cuocere per 30/40 minuti
In una pentola con abbondante acqua in ebollizione fate cuocere la pasta per il tempo indicato sulla confezione
Scolate e condite con il sugo preparato, una spolverata di formaggio grana e mandorle salate tritate
Un primo velocissimo e davvero gustoso. Al posto delle mandorle salate potete mettere pistacchi o semi di zucca. Una pastasciutta ricca di sapore, ideale da preparare quando si ha poco tempo a disposizione.

 

Curiosità :
Il primo testo scritto che tratta delle diverse varietà di olive è del 42 a. C., il “De Rustica”. Dalle olive tramite spremitura si ottiene l’olio d’oliva, sono stati i Romani a utilizzarlo per primi come alimento. L’oliva è un frutto inizialmente verde, con il progredire della maturazione il suo colore varia dal rosa, al porpora, al nero. Le olive da tavola non possono essere mangiate appena raccolte a causa di una sostanza molto amara l’oleuropeina, che viene eliminata attraverso i processi di produzione. Le olive possono essere nere perché maturate naturalmente o da verdi (immature) essere diventate scure dopo annerimento in ambiente alcalino.  Sono frutti molto nutrienti e preziosi per il nostro organismo.

Olive verdi (immature) ed olive nere (mature).

Antico frantoio benedettino, tutto in legno, conservato all’Abbazia di Fiastra (Macerata)

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Sfoglia di Jole

Ingredienti :

  • 1 pasta  brisée
  • 250 gr ricotta
  • 100 gr pancetta
  • 3 uova             
  • 100 gr grana
  • sale, pepe
  • 400 gr verdura cotta (torciglione)

Sbattete le uova con il grana, unite la pancetta tritata, la ricotta ed il pepe. Mescolate sino ad amalgamare bene il composto.

Incorporate la verdura cotta

In una teglia ricoperta di carta forno ponete la pasta brisée, stendete il ripieno e girate la pasta in eccesso verso l’interno

Infornate a 180°c per 40/45 minuti

Sistemate in un piatto di portata e servite ben calda.

Un secondo che può essere servito anche come piatto unico, può considerarsi infatti un pasto completo, salutare ed equilibrato. Buono, appetitoso e non troppo difficoltoso da preparare. Potete sostituire alcuni ingredienti del ripieno con altri che avete a disposizione, noi ad esempio qualche giorno fa abbiamo preparato la sfoglia sostituendo la ricotta con mozzarella e crescenza ed al posto della pancetta abbiamo utilizzato una salsiccia, ottenendo un risultato altrettanto soddisfacente che vi mostriamo qui sotto.

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Marmellata di zucca

 

Ingredienti :
1 kg zucca
1 limone
300 gr zucchero
30 gr aceto balsamico
Tagliate la zucca a piccoli pezzi, mettetela in una casseruola antiaderente con zucchero e succo di limone.  Fatela cuocere a fuoco moderato per 2 ore.
Toglietela dal fuoco e passatela nello schiacciapatate.
Rimettetela a cuocere a fuoco basso, quando comincia a bollire versate l’aceto balsamico
 Proseguite la cottura per 30 minuti, continuando a mescolare con un cucchiaio di legno.
Mettete nei vasetti, capovolgeteli  e lasciate raffreddare
Attaccate l’etichetta e ponete in dispensa possibilmente al buio

Marmellata molto buona, densa e saporita. Ottima per piatti sia salati che dolci, può accompagnare formaggi dal gusto deciso, essere spalmata sopra una fetta di pane, farcire una crostata… Senz’altro troverete molti modi per gustarla al meglio.

Curiosità :
Le origini della zucca sembra siano da ricercare nell’America Centrale, acclimatatasi benissimo anche in Europa è diventata un ingrediente importante per molti piatti tipici italiani. La zucca ha proprietà nutrizionali notevoli pur essendo un alimento sano e leggero. I suoi semi prevengono le disfunzioni urinarie e sono un valido aiuto contro la tenia. Fino agli anni ’60 nelle nostre valli le zucche svuotate della loro polpa erano utilizzate per conservare il vino o per contenere l’acqua.

 

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