1 kg carne macinata
4 uova
1 scodella di polenta
100 gr grana
100 gr pangrattato
noce di burro
½ bicchiere vino bianco
olio d’oliva
½ bicchiere di latte
sale
santoreggia e salvia
Questa ricetta appartiene a un vecchio ricettario del padre di Franco, appasionato di cucina, che scriveva sopra un quaderno i suoi piatti preferiti. Noi cuciniamo abbastanza spesso il polpettone, pressapoco simile a quello proposto, ma l’aggiunta della polenta e delle uova intere ci ha sorpreso e incuriositi. Nemmeno Franco si ricordava questi ingredienti, sperimentarlo oggi è stato come rivivere le tradizioni di famiglia e riscoprire sapori ormai dimenticati.Genuino, economico e veramente buono.
Curiosità:
La santoreggia diffusa in Asia ed Europa, cresce nei luoghi aridi e assolati, dalle colline alle zone submontane. La sua fama come afrodisiaco si diffuse in epoche molto antiche, si raccomandava di non eccederne nell’uso altrimenti si sarebbe finiti in balia degli istinti più sfrenati ed incontrollabili. Nel Medioevo in molti monasteri ne fu proibita la coltivazione, mentre in altri casi fu molto apprezzata e addirittura mescolata ad altre droghe che rendessero questa sua caratteristica ancora più accentuata. Il sapore speziato di questa piantina è simile al timo, ma più deciso e amaro, usata prevalentemente per insaporire carni e legumi. Ancora oggi la santoreggia è molto usata in Inghilterra, il suo nome in inglese è savory cioè “saporita” e viene adoperata per molti piatti ed insalate. Sotto alcuni scatti ad un cespuglio di santoreggia fiorita.
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