400 gr uva
buccia di 1 limone
Curiosità:
Il giuggiolo è un albero alto fino a 7-8 m. con rami piegati a zig-zag e la corteccia rossiccia e lucente. Originario probabilmente dell’Asia, sembra sia stato introdotto in Italia dai Romani. Il frutto è una drupa rossastra o marrone; la polpa di sapore dolce, è biancastra e lucente; al centro si trova il seme. I frutti sono commestibili, si raccolgono a settembre-ottobre e vengono consumati freschi o secchi, canditi o trasformati in marmellate.
Col Rinascimento il giuggiolo e i suoi frutti conobbero un autentico momento di nobiltà. I Gonzaga avevano la propria residenza estiva sul lago di Garda, dove veniva prodotto e servito agli ospiti il “brodo di giuggiole”, un delizioso elisir a base di questo frutto, ideale per accompagnare le torte e i biscotti secchi che venivano inzuppati nello sciroppo liquoroso. Il successo e la fama del brodo di giuggiole furono tali che in breve l’espressione assunse un carattere addirittura proverbiale, a indicare qualcosa di talmente buono da fare gongolare per la gioia.
Ancora oggi la coltivazione del giuggiolo è diffusa nel Basso Garda (Desenzano, Maderno), nel padovano (Arquà Petrarca) e nel vicentino. In queste zone, la produzione casalinga del brodo di giuggiole è proseguita nel corso dei secoli, negli ultimi tempi, dello storico liquore è nata una produzione che ambisce a farsi conoscere e apprezzare anche al di fuori di questi territori.
Giuggiole sull’albero e prodotti preparati da noi con questo delizioso frutto autunnale: marmellata e liquore
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Giuggiole pere uva ma che bontà 😍😍😍😍😍😍😍
E dove si possono comprare? Vivo in Germania, a Lipsia.